Il festival di Sanremo, che andrà in onda dal 2 al 6 marzo, è ormai giunto alle porte della sua 71esima edizione. Tradizionale vetrina per la musica italiana nel mondo, l’appuntamento di quest’anno acquista particolare valore per la crisi del settore a causadella pandemia di Covid-19. Sui social è subito scoppiato un dibattito assai vivace sull’opportunità di svolgere questa manifestazione con il pubblico in sala, pur nel vigile rispetto delle normative anti contagio. Ma dopo il secco no del ministro (i teatri sono chiusi) la Rai ha redatto un protocollo di 75 pagine, approvato in seguito dal Comitato Tecnico Scientifico (CTS), per una meticolosa organizzazione dell’evento. All’esterno sono stati predisposti dalla prefettura ligure dei piani anti assembramento, per garantire la gestione dell’affluenza di appassionati e turisti, con uno specifico servizio di navette destinati agli artisti.

Assenza del pubblico e riorganizzazione degli spazi costituiscono i punti principali del protocollo. A questo riguardo, gli scenografi Gaetano e Maria Chiara Castelli si esprimono così ai microfoni dei giornalisti:  “Abbiamo cercato di sfruttare il più possibile gli spazi, anche per la necessità, ad esempio, di distanziare l’orchestra. E allo stesso tempo di sopperire al senso di vuoto, utilizzando anche le pareti laterali fino alla galleria, creando un ‘involucro’ che con la sua forma di astronave aumentasse la profondità. In realtà, la lunghezza della scena è uguale a quella dello scorso anno, ma ora è avanzata molto l’orchestra e per questo abbiamo cercato di lavorare sulla prospettiva, con due punti di fuga centrali e con una scenografia che riducendosi progressivamente in ampiezza e in altezza crea un effetto prospettico importante, che dà profondità a tutto. E a questo si aggiunge che anche il soffitto diventa elemento scenografico, tra luci, schermi e materiali video-luminosi che sono parte integrate della scena”.

Le immagini del nuovo volto del teatro Ariston hanno già fatto il giro del mondo. Per quanto riguarda, invece, la scaletta dei cantanti di questa edizione, sono stati presentati 26 campioni (tra cui Francesco Renga, Fedez, Ermal Meta, Noemi e Lo stato sociale)  e 8 nuove proposte. Sono stati riconfermati anche gli ambiti premi collaterali, come il premio della critica Mia Martini, che viene assegnato dal 1982. Secondo molti esponenti del mondo dello spettacolo, tra cui lo stesso Amadeus, riconfermato come conduttore del festival, l’autorizzazione del CTS sarebbe stata un’occasione per “poter dare agli italiani uno spettacolo importante e bellissimo, perché il festival di Sanremo ci appartiene” aggiunge – “E anche in un anno così difficile, quella festa ci può essere con le dovute accortezze. Ma la festa deve essere nella case degli italiani e soprattutto per la musica”.

Francesco Maddaluno

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