Sab. Lug 27th, 2024

Il Flacco dà uno schiaffo alla mafia!

Al Salone del libro a Pietrarsa è stato messo in scena il cortometraggio della classe VA, diretto dalla professoressa Lucia Menichelli, in seguito alla presentazione del libro “Un giudice come Dio comanda” di Domenico Airoma. Lo stesso cortometraggio si è ispirato alla novella di Gige , tratta dalle Storie di Erodoto, interpretata sul modello di Gomorra (gli stessi nomi dei personaggi sono stati rimodulati in napoletano, ad esempio Gige diventa Giggi). Per quanto concerne il libro, anch’esso legato al tema della mafia, Airoma ha raccontato la storia di Livatino, uno dei più importanti giudici siciliani, più precisamente nella provincia di Agrigento. Nonostante le continue minacce da parte dei boss mafiosi, Livatino non è mai mancato al suo dovere e, come ha affermato lo stesso Airoma, si è sempre opposto alla “tracotanza mafiosa”. Il dottore Airoma, intervistato sul libro e sul mondo della mafia, ha dichiarato: <<Le donne solo apparentemente svolgono un ruolo secondario, dietro le quinte, per così dire; alla fine, però, sono sempre quelle più capaci nell’avere un ruolo decisivo nelle organizzazione mafiose. D’altronde, sono proprio loro a risolvere i più importanti snodi presenti in queste storie: basti pensare nell’ambito religioso alla Vergine Maria, che, così come tante altre donne, ha dato l’esempio seguito dagli uomini>>. Gli è stato poi chiesto: <<Visto il coraggio di Livatino, quali consigli pensa si possano ai giovani per la lotta contro la mafia?>>: <<Io credo che il comportamento umile, saggio e a tratti anche un semplice di Livatino non sia un esempio solo per noi maagistrati, ma soprattutto per i più giovani. Lui tesso entra in magistratura all’età di 24 anni, con l’idea di rialzare la testa per un bene comune, senza dimenticare che la ribellione costa molto per se stessi, ma bisogna farlo senza paura>>.

Alessandro Volpicelli

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