Sab. Mag 4th, 2024

La stranezza – film (2022)

di Editore Nov16,2022

Ancora una volta il tema della creazione artistica è al centro di un lavoro di Roberto Andò (Sotto falso nome, 2004; Una storia senza nome, 2018) e ancora una volta il regista italiano dirige Toni Servillo (Le confessioni, 2016), riuscendo ad amalgamare stavolta con grande equilibrio soggetti, attori e stili molto distanti tra loro. La ricerca e il raggiungimento dell’armonia tra diverse realtà sembra infatti essere il riuscito obiettivo del regista, abile nel fondere la ben nota cifra comica di due ormai maturi Ficarra e Picone con quella di un drammatico Servillo/Pirandello riservato e composto sì, ma dolente, delicato, sensibile nel delineare i tormenti di una creazione artistica all’impasse, destinata tuttavia a ricevere nuova verve dall’incontro casuale con due teatranti di paese. L’occasione del funerale dell’anziana balia nel paesino di Girgenti porta infatti Pirandello, afflitto dalla malattia mentale della moglie e da una ricerca creativa apparentemente esaurita, a entrare in contatto con una scalcagnata compagnia di dilettanti, in procinto di mettere in scena un ‘dramma comico’ – come dichiareranno con la massima serietà. La trovata geniale che darà origine ai Sei personaggi in cerca d’autore scaturisce infatti – nella visione del regista – dalla sua riflessione, durante lo spettacolo, sull’imprevista rottura della cornice, che tradizionalmente separava pubblico e cast teatrale; la conseguente osmosi tra realtà e finzione, tra pubblico in sala e attori darà infatti finalmente forma e consistenza alla ricerca di innovazione dell’autore e produrrà il rovesciamento del rapporto tra autore e personaggi che, come lui stesso dirà, sono persone, tanto è vero che sopravvivono alla morte del loro inventore. Unico neo che incrina la godibilità totale del film è forse l’insistenza della fotografia sulla gamma dei toni cupi; dalle stradine e dagli interni di Girgenti, agli uffici del Comune, alla serata della prima dei Sei personaggi , si avverte forse la necessità di un rischiararsi della scena, soprattutto in considerazione dell’evolversi della vicenda.

Francesca Gambardella

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