Gio. Nov 7th, 2024

Liceo Quinto Orazio Flacco di Portici: un passato di successi, un presente roseo ed un futuro pieno di prospettive

di Chiara Chirico, Grazia De Falco, Flavia Savarese, Serena Cutolo, Paola Pia Castello, Ludovica Sommaiuolo

Il Liceo “Quinto Orazio Flacco”, inaugurato nel 1969, si è affermato come un punto di riferimento nel territorio vesuviano, grazie alla dedizione di dirigenti e docenti che hanno sempre puntato sulla qualità dell’insegnamento e sull’innovazione. Originariamente Liceo classico, poi diventato anche liceo linguistico e liceo delle scienze umane, oggi offre un’ampia gamma di curricoli personalizzati, tra cui il nuovo percorso Digital Humanities & Communication, in risposta alle innovazioni socioculturali e alle aspirazioni degli studenti.

Dal 2003, il liceo è situato nella moderna sede di Via Scalea, progettata per garantire spazi per un apprendimento ottimale. Iscritto alla Rete Nazionale dei Licei Classici fin dalla sua fondazione, dal 2018 è riconosciuto come polo della Macroarea Sud, evidenziando il suo impegno per la promozione della cultura di rete. Negli ultimi anni, ha integrato la tradizione con l’internazionalizzazione e l’imprenditorialità, ottenendo riconoscimenti europei come Scuola e-Twinning e Ente certilingua.
Il liceo “Quinto Orazio Flacco” è solo all’inizio, e punta sempre ad evolversi e crescere, coinvolgendo tutti gli studenti, senza distinzioni, in un percorso dinamico, al passo con i tempi.

Digital Humanities: il futuro della cultura

Il Quinto Orazio Flacco propone agli studenti delle prime classi un percorso trasversale sulle Digital Humanities.

Grazie a questo nuovo progetto diverse attività saranno molto più semplici da compiere come completare un archivio online, mostrare un’opera d’arte o simulare uno scavo archeologico.

Il corso  si chiamerà: “Educare al(lo) sguardo”.

Avrà come scopo generale quello di approfondire le varie aree disciplinari con l’ausilio delle tecnologie disponibili.

I percorsi creati sono tre:

  • “Educare alla comunicazione” che comprende preparazione di tipo giornalistico e storico. Protagonisti saranno creazione di storytelling, citytelling, antropologia, storia del territorio e podcast;
  • “Educare all’indagine” che comprende nuovi metodi informatici per l’archeologia. Informatica, archivi, piattaforme e scavo simulato sono importantissimi in questo corso.
  • “Educare all’immagine” che comprende la produzione video-grafica e docu-film. Ci si concentra sulla tecnica di ripresa e la progettazione di documentari.

La durata di ogni corso sarà di 20 ore  distribuite in ore pomeridiane da 1 ora e mezza ognuna. Gli incontri si terranno da ottobre a maggio e saranno svolti in collaborazione con il nostro giornale “CoMeTe”, ed esperti di diversi ambiti.

Gli esperti saranno sia interni sia esterni al nostro istituto e si occuperanno di attività prettamente laboratoriali, da svolgersi sia nell’Aula Stem, dedicata ad attività logico-scientifiche, che nell’aula immersiva con schermo per la visione 3D per simulazioni di varie discipline e nei laboratori cinema e web tv.

PCTO

Il PCTO, acronimo di “Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento”, è un programma educativo che si pone l’obiettivo l’obiettivo di integrare l’istruzione scolastica con esperienze pratiche nel mondo del lavoro. Questo percorso rappresenta elemento essenziale per l’evoluzione e la maturazione dei singoli alunni. È insito nel concetto stesso di PCTO un progetto incline a tirar fuori le risorse e le attitudini degli allievi dell’ultimo triennio del nostro istituto.

 

 

Per questo motivo il Quinto Orazio Flacco lavora in maniera attiva e accurata ormai da anni affinché il monte ore (almeno 90) dedicato a tali percorsi sia speso in modo tale da assicurare: un’adeguata preparazione nella transizione scuola-università e, questo viene assicurato con referenti esperti delle Università sul territorio, un orientamento formativo ed informativo che sia al passo con i tempi e con le scelte future, uno stimolo alla curiosità dei singoli, con conseguente ricaduta nelle loro personali ispirazioni, grazie a stakeholders esperti di musica (De Matteo), di didattica museale (museo diocesano), di discipline STEM ( centro San Ciro, associazione Blab, dipartimenti di matematica, fisica, agraria, osservatorio vesuviano, INAF), di lingue straniere ( United Network, università l’orientale di Napoli ), di pedagogia e psicologia ( laboratori presso scuole del territorio: Don Peppe Diana). Il lavoro svolto tende a curare sempre gli interessi degli allievi, i loro bisogni e le loro esigenze in un’ottica di orientamento permanente, volto a facilitare la conoscenza del sé, del contesto formativo, occupazionale, sociale, culturale ed economico di riferimento, al fine di favorire lo sviluppo delle competenze necessarie per poter definire o ridefinire autonomamente obiettivi personali e professionali aderenti al contesto, elaborare o rielaborare il loro progetto di vita.

Le terze d’indirizzo classico del Liceo Quinto Orazio Flacco aderiranno ad un progetto di scambio giovanile e culturale con la Germania.

Luisa Gualtieri per CoMeTe

Il professore Stefen Fitzke ha proposto al liceo di avviare una cooperazione finalizzata alla realizzazione di  un progetto volto a promuovere nei giovani, lo studio del latino e della cultura classica.

L’internazionalizzazione dei classici è un’immensa opportunità per rivalutarli e per avvicinare i ragazzi alle lingue classiche. L’Erasmus ha l’obiettivo di avvicinare due culture diverse per un confronto ricco e stimolante.

La Dirigente scolastica Iolanda Giovidelli ha sempre considerato il programma Erasmus come un’immensa opportunità culturale per gli studenti.
Il liceo Orazio Flacco ha da sempre  a questo tipo di progetti, da più di dieci anni, anche se all’inizio si trattava di una modalità bilaterale. Ora i progetti Erasmus di partenariato strategico coinvolgono molti più paesi Europei.

“Sono i paesi stranieri ultimamente che cercano la nostra collaborazione per attività osservative(job shadowing) che si svolgono nelle classi” afferma con sicurezza la preside “hanno chiesto espressamente di osservare l’insegnamento delle lingue classiche nelle classi dell’indirizzo classico. C’è una grandissima richiesta di realizzare progetti sulle lingue classiche da parte delle scuole europee, anche per conoscere meglio le nostre metodologie di apprendimento. Quest’anno, oltre ai tedeschi per il latino, verranno anche delle docenti spagnole interessate ad approfondire l’insegnamento della lingua greca in Italia.”

L’Italia è uno dei pochi paesi che studia il latino e il greco nelle scuole pubbliche, senza dover ricorrere all’iscrizione ad una scuola privata. Secondo la Dirigente scolastica “l’opinione pubblica italiana da qualche anno va a sfavore degli studi classici. Nell’opinione comuneil latino ed il greco sono lingue morte, in realtà sono alla base delle lingue europee, ed il loro studio permette di poter affrontare, poi, qualsiasi scelta universitaria, così come qualsiasi ruolo professionale.”

La professoressa Lucia Menichelli, docente di greco e latino, trova l’esperienza per i suoi ragazzi davvero “interessante perché da la possibilità di confrontare le metodologie didattiche per lo studio del latino e del greco in Italia e in Germania.”

Questo scambio è certamente una strada volta alla sensibilizzazione e che sottolinea l’importanza dello studio delle materie classiche per la formazione dei ragazzi attraverso la vivacità di un confronto internazionale.

La sua classe, la 3C, ha aderito con grandissimo entusiasmo. I ragazzi sono incuriositi.

Luisa Gualtieri per CoMeTe

Fabio Quaranta e Gennaro Giudizioso hanno risposto a qualche domanda riguardo a cosa ne pensassero ed a come si sentissero.

Il tutto è una grande novità, ed anzi, Fabio afferma che non pensava che il latino venisse studiato all’estero, pensava “che l’Italia fosse l’unico paese a studiarlo nelle scuole pubbliche”.

Gennaro invece in terza media ha partecipato ad un progetto Erasmus in Spagna ed è davvero molto positivo a riguardo.
“Ho imparato a conoscere nuova gente e nuove culture, mi ha fatto crescere molto” afferma il ragazzo con un sorriso.

L’anno scorso invece i ragazzi dell’attuale 3E hanno partecipato ad un progetto di scambio culturale. La E è l’unica sezione del linguistico a studiare tedesco ed a detta di Claudia Sanzullo e Sophia Starbuck è stata un’esperienza molto formativa.

Entrambe sono tornate più  mature e cresciute, scoprendo sia un lato di un paese che non si aspettavano, dato che non è il paese che hanno studiato sui libri, ma anche un importante lato di loro stesse.

“Ho imparato a darmi molta più sicurezza, pensavo sarebbe stato un disastro partire da sola, lontana da casa e senza la mia famiglia. Però sono partita con la mia migliore amica ed abbiamo avuto una famiglia davvero molto disponibile e gentile” afferma Claudia, sorridendo al ricordo.

“Anche se parlo in un’altra lingua, dovrei essere più sciolta. Alla fine sbagliano tutti, l’importante è farsi capire. Anche chi parla la propria lingua può sbagliare” dice invece Sophia.

Luisa Gualtieri per CoMeTe

Le ragazze sono state ospitate ed hanno ospitato, ritrovandosi in un mondo completamente diverso dal loro. La classe partecipando a quest’esperienza individuale e collettiva ha legato molto più di quanto si aspettasse.

Per capire una lingua, come per capire gli studi, bisogna assaporare appieno la cultura.

Il Flacco non offre soltanto una possibilità di viaggio ai ragazzi, ma dà loro un’importante lezione di vita.

Successi e traguardi al Liceo Quinto Orazio Flacco di Portici: la Maturità 2024

Un anno scolastico memorabile con risultati eccezionali per gli studenti del Liceo.

Si è appena conclusa la sessione di maturità dell’A.S.  2023/24 presso il Liceo Quinto Orazio Flacco, un’istituzione storica della città, con risultati che fanno ben sperare per il futuro degli studenti. Con una percentuale di promozione del 97%, l’istituto ha visto un incremento rispetto al 94% dell’anno scorso, evidenziando l’impegno e la preparazione degli alunni.

Dati e Risultati

Nella sessione di quest’anno, 180 studenti hanno affrontato gli esami di maturità. Di questi, il 70% ha ottenuto un voto finale superiore ai 90/100, una percentuale in crescita rispetto al 65% del 2023. Le prove scritte e orali hanno messo in evidenza non solo la preparazione complessiva, ma anche la capacità critica e creativa degli studenti.

I risultati migliori sono stati registrati nelle seguenti materie:

– Italiano: 88% degli studenti ha totalizzato voti tra 90 e 100.

– Matematica: 76% ha ottenuto punteggi superiori a 80/100.

– Lingua Inglese: 80% ha raggiunto voti oltre 85/100.

Questi dati dimostrano non solo l’ottimo livello di preparazione, ma anche l’efficacia del corpo docente nel guidare gli studenti.

Futuri Orizzonti

Con la maturità alle spalle, molti studenti hanno già iniziato a pianificare il loro futuro accademico. Circa l’80% dei diplomati ha manifestato l’intenzione di iscriversi a corsi universitari, in particolare nelle facoltà di ingegneria, economia e scienze sociali.

In conclusione, la maturità 2024 al Liceo Quinto Orazio Flacco di Portici rappresenta un traguardo significativo per gli studenti e per l’istituto. Con risultati in costante miglioramento e una preparazione solida, il futuro appare promettente per i giovani diplomati di Portici, pronti a intraprendere nuove avventure nel mondo accademico e professionale.

Eccellenze porticesi

Per quanto concerne il progetto “Muner/ Imun” sono state selezionate tre ragazze del nostro istituto, e abbiamo deciso di fare loro alcune domande sull’esperienza:

Cristiana Cardillo IV C;

Chiara Chirico  IV C;

Giordana Perna IV E.

 

Abbiamo chiesto ad ognuna delle tre ragazze, che hanno ricevuto il riconoscimento nella serata dedicata alle eccellenze Porticesi di descrivere la loro esperienza

Cristiana: “Io e mie compagne siamo state premiate per aver ottenuto la menzione d’onore durante il progetto MUNER svolto a New York. Il progetto consisteva nella simulazione dell’assemblea delle nazioni unite e noi ci siamo distinte per aver fatto maggiori interventi e per aver interagito al meglio con commissione e compagni”

Chiara: “Sono entrata in contatto con questo progetto grazie alla mia scuola, che partecipa da anni a questa iniziativa; ho conosciuto persone che partecipavano a questa iniziativa che me ne hanno parlato positivamente, nonostante ciò, facevo pari e dispari se partecipare o meno. Mi sono poi resa conto che valeva la pensa fare questa esperienza. Perché ciò che valeva per me, non era solo il viaggio a New York, ma tutto ciò che poi comportava, anche nell’ambito della conoscenza dell’inglese. Uno dei lati che più mi è piaciuto di questa esperienza, è stato la sua vicinanza con la vita e poi con il mondo del lavoro. Mi ha aiutato anche a parlare in pubblico”.

Giordana: “Io e le mie compagne abbiamo ricevuto una menzione d’onore durante il progetto MUNER, svoltosi a New York. Questo progetto consisteva in una simulazione dell’Assemblea delle Nazioni Unite, e ci siamo distinte per la nostra capacità di fare numerosi interventi e di interagire efficacemente con la commissione e gli altri partecipanti”.

 

Successivamente, abbiamo chiesto: appena hai saputo della premiazione qual è stata la tua reazione?

Cristiana: “Sono stata contenta, è stato inaspettato e soprattutto ho realizzato che le esperienze che facciamo, seppure ad un’età così giovane, possono portarci da qualche parte”.

Chiara: “Appena ho saputo della premiazione, ero già consapevole dell’imminente fine dell’esperienza, dunque dopo la cerimonia ho cercato di vivermi la fine del viaggio, con le bellissime persone conosciute lì. Per quanto riguarda la premiazione delle eccellenze porticesi, sono grata al sindaco Enzo Cuomo, e sono stata davvero contenta di essere stata selezionata come “eccellenza”.

Giordana: “Non ci credevo; ho sempre desiderato che il mio lavoro mi portasse ad ottenere qualcosa di più concreto oltre al mio stesso riconoscimento e a quello delle persone più importanti per me”.

Le domande sono proseguite…

Hai hai altri progetti simili a questo in programma?

Cristiana: “C’è stata la possibilità di passare allo step successivo del progetto ma dal momento che non è ciò che voglio fare nel mio futuro, poiché mi sono dedicata a questo progetto per fare un esperienza di formazione diversa dalle solite”

Chiara:  “Altri progetti simili ne ho sicuramente, è un progetto che mi ispira a dare il meglio di me, ma preferirei non parlarne, perché non è ancora nulla di sicuro”.

Giordana: “Si, a gennaio 2025 partirò per partecipare al secondo step del progetto MUNER a Boston, presso l’università di Harvard”.

 

Questa esperienza fatta, influirà sul tuo percorso futuro?

Cristiana: “Non influirà sul mio percorso lavorativo poiché ho in mente cose diverse, ma sicuramente ha alimentato la mia sicurezza nel parlare in pubblico e nell’interagire con persone sconosciute non nella mia lingua madre”.

Chiara: “Per quanto riguarda la mia carriera futura, sicuramente terrò in considerazione quest’esperienza, e vorrei poi calare il tutto nell’ambito della comunicazione”.

Giordana: ” Sono sicura mi abbia formato e continuerà a formarmi e ad aiutarmi nella comunicazione con gli altri anche in una lingua straniera, ma ora come ora ho altri piani in mente per il mio futuro lavorativo. Però mai dire mai!”.

 

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