Sab. Mag 4th, 2024

Einstein nel centenario del Premio Nobel per la Fisica

In occasione del centenario del Nobel, Comete ricorda le tappe fondamentali dello straordinario percorso scientifico del più importante fisico del XX secolo.

Nel 1921 la Reale Accademia delle Scienze svedese assegna a Albert Einstein il Premio Nobel per la fisica con questa motivazione: “Per i suoi servizi alla fisica teorica e, in particolare, per la sua scoperta della legge dell’effetto fotoelettrico”.

Le applicazioni pratiche dell’effetto fotoelettrico sono molteplici; tra queste le celle fotovoltaiche, alla base dei moderni pannelli fotovoltaici e che è possibile trovare anche nei dispositivi dotati di batteria solare, come calcolatrici e tablet.

Ma è il 1905 l’annus mirabilis : lo scienziato,in pochi mesi, redige una serie di lavori che pure sembrano appartenere a campi diversi, ovvero il moto browniano, la relatività ristretta e l’effetto fotoelettrico inserito, quest’ultimo, in un articolo terminato il 17 marzo del 1905 , in cui viene per la prima volta ipotizzato il “quanto di luce”, chiamato anche “fotone”.

Tuttavia, la fama mondiale di Einstein è dovuta principalmente alla teoria della  relatività ristretta (1905) e a quella generale (1915), definite delle vere e proprie rivoluzioni scientifiche, perché capaci di cambiare radicalmente il nostro modo di concepire l’universo.

Albert Einstein non è stato solo un grande scienziato, ma è stato anche un uomo di pace: nell’aprile del 1955, poco prima della sua morte, scrive a Bertrand Russell una lettera in cui accetta di firmare un manifesto che solleciti le nazioni tutte a rinunciare alle armi nucleari.

Desidero, infine, ricordare un suo pensiero: “Ho imparato una cosa nella mia lunga vita, e che rispetto alla realtà, tutta la nostra scienza è primitiva e infantile, eppure è la cosa più preziosa che abbiamo”.

Anna Perno

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