Il sindaco Josi Gerardo Della Ragione ha annunciato l’arrivo di un nuovo sommergibile a Bacoli, destinato ai turisti. Il veicolo, sostituito recentemente, sarebbe dotato di alcune vetrate che affacciano direttamente sul fondale del Parco Archeologico Sottomarino della città (uno dei più imponenti del Mar Mediterraneo).

Baia, o Baiae, con le sue statue, i suoi mosaici e le sue incredibili anfore, rappresentava nell’antichità un luogo di riposo per i patrizi romani, che erano soliti costruire lì intorno sontuose ville. Si narra che la città prendesse il nome da Bajos, nocchiere di Ulisse. La località è famosa per le sue acque termali, vista la presenza dei Campi Flegrei, capaci di curare malattie e contribuire al riposo psicofisico dell’individuo che ne fa esperienza. Ma il vero mistero si cela sotto Baia: un incredibile parco sommerso che delinea i tratti dell’Atlantide campana. Il golfo di Baia è un antico cratere vulcanico di circa 8,000 anni fa, la cui parte orientale è completamente sprofondata nell’acqua. I resti di queste meravigliose rovine sono inabissati a circa 5 metri sotto il livello del mare, immersi nella vegetazione e nella fauna marina. Tra le più importanti zone di interesse, ricordiamo la Villa del Protiro, gremita di pavimentazioni e mosaici spettacolari, tra resti di taverne e piccole botteghe. Le copie dello splendido Ninfeo sommerso di Claudio, le cui statue originali sono situate nel museo di Baia, rappresentano una delle principali attrazioni turistiche della zona. Sulla costa è possibile ammirare anche i resti dei porti commerciali di Baia (Lacus Baianus) ed il Portus Julius. A nord, invece, aveva sede il porto di Capo Miseno, essenziale per la flotta imperiale romana.

La straordinarietà del sito è data anche dalla presenza di interi ecosistemi sommersi di grande pregio, come ad esempio quello precoralligeno (ovvero formato da organismi calcarei che colonizzano le rocce ed i fondali poco illuminati) e una comunità di fanerogame: in particolare la Poseidonia Oceanica e la Cymodocea Nodosa (peculiari piante acquatiche). 

Queste aeree protette sono sottoposte alla gestione provvisoria della soprintendenza archeologica di Napoli, in attesa dell’individuazione di un nuovo ente definitivo da parte del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio. 

Francesco Maddaluno

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