Istituita dalla Presidenza del consiglio de ministri nel 2018, oggi 15 marzo si celebra la giornata dedicata ai Disturbi del comportamento alimentare (DCA). Il simbolo di lotta è un semplice fiocchetto lilla che serve a sensibilizzare questa giornata così importante. I DCA più frequenti sono l’anoressia nervosa, bulimia nervosa, disturbo da beinge-eating (BED) ossia alimentazione incontrollata, e obesità.
Perché c’è bisogno di ricordare questa giornata?
Il motivo per cui esiste una giornata del genere è per sensibilizzare e soprattutto normalizzare questo tipo di argomento. Tante persone si vergognano di parlarne, di farsi aiutare, o addirittura di ammetterlo. Perciò c’è l’imminente bisogno di informare l’opinione pubblica riguardo questi disturbi, cosa comportano fisicamente e psicologicamente e come riconoscerli.
Il fiocchetto lilla, segno della lotta contro questi disturbi, è colore di rispetto e supporto verso tutte le famiglie che lottano ogni giorno.
Numeri e conseguenza della pandemia
In Italia quasi 3 milioni di persone soffrono di DCA, la fascia di età va dai 14 ai 25 anni, ma attualmente i numeri stanno sempre più scendendo poiché si sono riscontrati casi anche verso gli 11 anni di età. Orientativamente il 95% persone che soffrono di questo tipo di disturbi sono giovani donne, mentre l’altro 5% è costituito dal sesso maschile. Molti studiosi ritengono che questi disturbi possano sopraggiungere anche in seguito a traumi infantili, come abusi o molestie, o da una mancata presenza delle madri.
In seguito al primo lockdown i numeri e le percentuali sono sempre più aumentati soprattutto nei primi mesi, raggiungendo quasi la cifra di 230mila persone affette. La pausa dalla vita sociale, la sedentarietà, e le poche interazioni con l’ambiente esterno, secondo il Centro Nazionale per il Controllo e la Prevenzione delle malattie, hanno portato a queste conseguenze. Era dal 2019 che non si riscontrava un aumento del genere.
Ilenia Iannone