Sab. Apr 20th, 2024

IL PRODIGIO: le recensioni di Comete

Nella campagna di un’Irlanda ottocentesca, immersa nella superstizione e nel fanatismo religioso, fa la sua comparsa un’infermiera professionista (Florence Pugh)), incaricata di sorvegliare Anna, una ragazzina che sembra sopravvivere come per miracolo alla mancanza di qualsiasi nutrimento. Lucida, sensibile e ostinata nella ricerca della verità, mentre fa i conti con un doloroso passato personale, la donna porta alla luce una verità inattesa e sconvolgente grazie alla ferrea volontà di fondare sui fatti concreti e non sull’intervento divino la sua analisi e la sua riflessione. L’atmosfera opprimente e angosciosa, adeguatamente sottolineata da un’inquietante colonna sonora, rende bene sia lo stato d’animo di tutti i protagonisti dell’oscura vicenda, prigionieri di dinamiche familiari e ideologiche morbose, sia la forte tensione umana della protagonista, che non cede alle numerose pressioni esterne sulla propria visione del mondo e che stabilisce con Anna un rapporto significativo e risolutivo per entrambe. Ispirato al romanzo omonimo di Emma Donhogue, il film ripropone l’annosa questione del conflitto tra fede e scienza propendendo per la seconda attraverso il potente e sfaccettato personaggio dell’infermiera Lib, caregiver solida e responsabile, capace di fornire alla sua piccola paziente il supporto giusto nel suo volo verso la libertà. Ma non siamo nulla senza storie, annuncia il film all’inizio: la difficoltà è sapersi districare tra realtà e finzione quando sono entrambe, talvolta, due facce della stessa vicenda. E infatti il dipanarsi della trama è lento, incerto, pieno di contraddizioni, come a ricordare che la verità non è mai scontata, nella vita come sul set; e la conquista della propria visione del mondo può costare un prezzo altissimo, ma che vale la pena di pagare.

Francesca Gambardella

Related Post

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *