Lun. Nov 11th, 2024

Guerra in Ucraina: le iniziative delle scuole italiane.

Sono sempre di più i bambini ucraini che arrivano in Italia per sfuggire alla guerra e le scuole del territorio mettono in atto molteplici iniziative a riguardo. 

Le scuole italiane aprono le porte ai bambini ucraini profughi di guerra. Draghi spiega che sul territorio italiano sono arrivati fino ad oggi all’incirca 15.000 bambini ucraini e promette di garantire una piena integrazione nelle scuole nazionali. La prima difficoltà consiste proprio nella lingua: le scuole sono alla ricerca di docenti che conoscano l’idioma ucraino per permettere ai nuovi arrivati sia di studiare sia di integrarsi nel gruppo classe. A tal proposito il Ministero dell’Istruzione ha già stanziato un milione di euro destinati agli istituti scolastici in un’ottica di supporto linguistico e psicologico a quanti verranno ospitati nelle nostre classi. Sarà, quindi, necessario anche l’intervento di psicologi per colmare i vuoti e le distanze presenti tra i bambini ucraini e la realtà italiana.

 “A questo punto la scuola italiana è pronta ad accogliere bambini e ragazzi ucraini. Stiamo lavorando per far sì che tutti i giovani in fuga dalla guerra possano essere accolti con il sostegno necessario e proseguire il loro percorso educativo e formativo” dichiara a proposito il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi.

A Roma molti ragazzi  sono stati accolti dalla scuola ucraina ‘Prestigio’. Le lezioni, gratuite, si tengono di sabato nei locali dell’Istituto Pilo Albertelli vicino alla Stazione Termini. All’istituto Don Milani di Pomigliano D’Arco Dimitri e Victoria, fratello e sorella in fuga dalla guerra di soli 8 e 10 anni, sono stati accolti dall’esultanza e dai sorrisi di oltre 200 studenti che sventolavano bandierine azzurre e gialle. 

“Spero che il nostro calore possa compensare il dolore e le perdite” dice con emozione la dirigente Maria Barone.

Inoltre in tutte le scuole del Piemonte in questi giorni è arrivata una comunicazione per conoscere il numero esatto di bambini che sarebbero in grado di accogliere. L’Istituto alberghiero di Mondovì non ha perso tempo e ha subito accolto in un clima di festa Marya, una ragazza di 15 anni che arrivata dall’Ucraina con la mamma. Entrambe attualmente sono ospitate in una delle tante strutture della Caritas.  Il suo sogno è fare la cuoca ragion per cui ha preferito frequentare l’alberghiero. 

Alcuni ragazzi più grandi, invece, riescono ancora a proseguire una parziale didattica a distanza con le proprie scuole d’origine

Gli istituti che non riescono, invece, a garantire l’accoglienza dei bambini, a causa del poco spazio disponibile dovuto alle norme Anti-Covid ancora in vigore, aiutano, per quanto possibile, l’Ucraina attraverso raccolte di medicine, garze e cibo in scatola. È proprio il caso del Liceo Orazio Flacco di Portici. I rappresentanti d’istituto, coinvolgendo ovviamente tutti gli studenti, hanno raccolto oggetti che potrebbero essere utili in situazioni di guerra per mandarli in Ucraina. Studenti e docenti hanno dato prova della loro solidarietà ed empatia aderendo in tanti spontaneamente all’iniziativa proposta dal Presidio Libera Portici.

Martina Ambrosino

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2 commento su “Guerra in Ucraina: le iniziative delle scuole italiane.”
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