Sab. Lug 27th, 2024

Crisi Ucraina, Lamorgese: garantire risposte concrete. L’impegno delle regioni

La recente escalation del conflitto tra Russia e Ucraina ha palesato le gravi implicazioni che la guerra può avere sul piano sociale e umanitario: dopo due settimane dall’inizio del conflitto sono già 2 milioni i profughi in fuga verso l’Occidente; l’impegno maggiore è stato quello dei paesi confinanti – solo la Polonia ha accolto più della metà degli ucraini emigrati –, ma le diplomazie di tutta Europa si stanno mobilitando per creare corridoi umanitari e per distribuire il flusso di migranti. Anche l’Italia, assieme all’Unione Europea, sta lavorando in prima linea per evitare la crisi umanitaria. A riguardo è intervenuto il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese: “È massimo l’impegno del Ministero dell’Interno per dare risposte concrete a chi fugge dal teatro di guerra e soprattutto alle persone più fragili, come donne e bambini”. Ricordiamo infatti che tra i cittadini ucraini in fuga ci sono centinaia di migliaia di bambini, molti dei quali separati dai genitori, costretti a rimanere in patria: il Viminale ha concesso permesso di soggiorno e accesso all’istruzione ai giovani ucraini, in modo tale da garantirne l’integrazione. Alcuni istituti scolastici si sono anche già mobilitati per offrire corsi di potenziamento linguistico ai profughi e permettere quindi l’inserimento dei giovani studenti ucraini all’interno del nuovo contesto sociale. Lamorgese ha inoltre predisposto un’iniziativa dell’Anbsc per garantire immediata ospitalità ai profughi di guerra. “L’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata ha avviato il censimento dei beni confiscati in gestione che possono essere destinati in tempi brevi, anche in via temporanea, per accogliere i profughi dall’Ucraina. Con la collaborazione delle prefetture l’Agenzia, diretta dal prefetto Corda, individuerà inoltre gli immobili trasferiti ai Comuni ma non ancora utilizzati, idonei per essere impiegati nell’ambito della rete di protezione e tutela messa in campo per fronteggiare l’emergenza umanitaria”. Per agevolare il procedimento di accoglienza, il Viminale ha nominato i Presidenti di Regione quali Commissari Straordinari dell’emergenza profughi: ciascuna regione, in questo modo, potrà predisporre in maniera autonoma diversi sistemi di accoglienza, anche tenendo conto delle esigenze sanitarie. Il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha infatti dichiarato “Abbiamo dato la massima disponibilità ad accogliere i profughi ucraini, abbiamo già oggi in Campania decine, centinaia di profughi. Ma dobbiamo fare attenzione a un aspetto del problema: dobbiamo garantire che sul piano sanitario non ci siano diffusioni di contagio”. È primaria preoccupazione del Presidente De Luca anche l’andamento della campagna vaccinale: “Purtroppo sia in Russia che in Ucraina la popolazione vaccinata contro il Covid è del 35%. Molti profughi non sono vaccinati. Quindi nel momento in cui, come è doveroso, apriamo le braccia ai profughi, dobbiamo anche sapere che dobbiamo stare attenti. I profughi che raggiungono la Campania dovranno osservare una quarantena temporanea e fare i tamponi. Metteremo in campo una campagna di vaccinazione, dobbiamo evitare il rischio che si accendano focolai di contagio o arrivino varianti che non conosciamo”.

Marco Improta

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