IL CELEBRE INNO COMUNISTA, RIPROPOSTO IN TRE FILM DIVERSI

Pochi giorni fa è scoppiato il conflitto tra Russia e Ucraina, una notizia tragica che ha sconvolto il mondo intero. La Russia sta ricevendo gravi sanzioni da parte dei paesi Occidentali, anche in ambito calcistico, dove la Fifa ha vietato l’utilizzo della bandiera e dell’inno russo nelle partite a cui partecipano squadre della Federcalcio russa; lo stesso inno, l’Internazionale, “l’inno dei lavoratori per eccellenza”, un tempo cantato in maniera unita dall’URSS. Lo vediamo ben rappresentato nella storia del cinema.

Il primo film in questione è “Reds” di Warren Beatty, uscito proprio il 25 dicembre 1981, che narra la storia di una coppia che si trasferisce da New York a San Pietroburgo, proprio nel periodo della rivoluzione russa ad ottobre. Qui la scena del canto dell’Istituzionale dura intorno ai 4 minuti ed è cantata dal popolo russo in seguito alla rivoluzione stessa.

Il secondo film è invece “Il conformista”, opera di Bernardo Bertolucci del 1970; qui l’inno comunista è cantato da una signora (interpretata da Stefania Sandrelli) che per vivere vende rose nel centro di Parigi e una sera si imbatte proprio in una coppia, appena uscita da un hotel, a cui la povera vagabonda intona le note dell’inno.

Infine, il terzo film è “Italiani brava gente” del 1964 di Giuseppe De Santis; il lungometraggio qui offre un nuovo scenario; ci troviamo in piena seconda guerra mondiale e l’esercito italiano incontra quello tedesco che porta con sé dei civili prigionieri; in seguito ad un discorso fra un soldato tedesco ed uno italiano, quest’ultimo suona le prime note dell’Internazionale, incoraggiando poco dopo il canto di tutti i prigionieri.

Alessandro Volpicelli

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