Gio. Nov 7th, 2024

Spalletti: luci e ombre sulla panchina del Napoli

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Dopo il pareggio contro l’Hellas Verona e la mancata qualificazione in Champions, il Napoli decide di esonerare Gennaro Gattuso e di aprire un nuovo progetto con Luciano Spalletti. L 8 luglio il tecnico toscano arriva a Castel Volturno e inizia la sua avventura sulla panchina partenopea con il solito ritiro pre-campionato. Gli azzurri, a causa della crisi economica dovuta alla pandemia e alla mancata qualificazione in Champions per il secondo anno consecutivo, non si muovono molto sul mercato. Il Napoli acquista solo Juan Jesus e Anguissa, quest’ ultimo preso in prestito con diritto di riscatto dal Fulham. In compenso la società mantiene tutti i big e Spalletti ha il compito di valorizzare i giocatori non utilizzati da Gattuso nella stagione precedente. Il 22 agosto inizia il campionato col match casalingo con il Venezia. Fino alla dodicesima giornata gli azzurri totalizzano 10 vittorie e due pareggi, con Roma e Hellas, e si trovano al primo posto insieme al Milan. In questa prima parte di stagione si vede la mano di Spalletti, che fa giocare bene la squadra, valorizza giocatori che l’anno scorso non avevano brillato e che avevano poco come Lobotka e Rrhamani, rivitalizzati dal tecnico di Certaldo. Inoltre lo spogliatoio, sotto la guida dell’allenatore toscano, sembra più unito che mai. Dopo Napoli-Hellas c’è la sosta, e subito dopo c’è Inter-Napoli. Da quel momento inizia il periodo buio per la squadra di Spalletti. 

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A Milano i partenopei perdono la prima partita in campionato, ma le notizie peggiori arrivano dall’infermeria: Osimhen (frattura dello zigomo) e Anguissa (infortunio muscolare) saranno indisponibili rispettivamente tre mesi e 15 giorni. Dopo la sconfitta contro i nerazzurri, il Napoli vince per 4-0 con la Lazio. Gli azzurri sembrano aver dimenticato la sconfitta con l’Inter, ma non è così. Infatti i partenopei ottengono una striscia di risultati negativi: 2-2 con il Sassuolo e le sconfitte casalinghe con Atalanta ed Empoli. Il Napoli fa i conti con questi risultati negativi a causa di un calo di rendimento: i gli atleti appaiono stanchi a causa degli incontri ravvicinati e non si vede il gioco espresso nella prima parte di stagione. Altri motivi sono gli infortuni poiché il Napoli perde durante la partita con il Sassuolo Fabian, Insigne e Koulibaly, e inoltre sono discutibili decisioni di Spalletti legate ai cambi, in particolar modo contro il Sassuolo e l’Empoli. Gli azzurri si rialzano con la vittoria contro il Milan grazie al gol di Elmas, ma subito dopo chiudono il 2021 con  un altro risultato deludente: sconfitta per 1 0 contro lo Spezia. Anche in questa partita il tecnico di Certaldo prende decisioni discutibili  riguardanti i cambi come la sostituzione di Mertens durante l’ intervallo e la sostituzione di Zielinski al 60esimo. Gli azzurri chiudono il girone d’andata al terzo posto con 39 punti a meno 7 dall’Inter capolista.  I partenopei mostrano i primi segnali di ripresa alla prima giornata del girone di ritorno con la Juve a Torino. Il Napoli, nonostante le numerose assenze (per covid e per i giocatori impegnati in coppa d’Africa), pareggia 1-1 dopo esser addirittura passato in vantaggio con gol di Mertens. L’ultima partita che gli azzurri giocano in emergenza è contro la Sampdoria al Maradona e finisce 1-0 a favore dei partenopei con l’eurogol di Andrea Petagna. Dopo la partita contro i blucerchiati, Spalletti ha a disposizione di nuovo i giocatori che erano positivi al covid-19 e nella partita seguente contro il Bologna si rivede anche Victor Osimhen. Grazie alle notizie positive che arrivano dall’infermeria, il Napoli riacquista fiducia e con tutti i giocatori recuperati, eccetto Ounas, Anguissa e Koulibaly, mostra di nuovo un bel gioco. A Bologna i partenopei vincono per 2-0 grazie alla doppietta di Hirving Lozano. Infine gli azzurri concludono il mese di gennaio con la vittoria per 4 1 contro la Salernitana, dove ritorna al gol Insigne che grazie a questa rete eguaglia Maradona. Ora c’è la sosta e il Napoli è secondo a -4 dall’Inter, che ha una partita in meno. Dopo la pausa per le nazionali gli azzurri affronteranno prima il Venezia e poi l’Inter. Il mese di febbraio sarà decisivo per vedere a cosa potranno puntare i partenopei. 

Cesare Coltorti, Fabio Fasanella

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2 commento su “Spalletti: luci e ombre sulla panchina del Napoli”
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