Sab. Lug 27th, 2024

“The French Dispatch” da questa settimana al cinema

Si fa spazio tra le sale il nuovo lungometraggio di Wes Anderson. Il regista: “La perfezione non mi interessa, mi interessa l’emozione.”

Dall’11 novembre è possibile vedere al cinema “The French Dispatch of the Liberty, Kansas Evening Sun”, il nuovo film del celebre Wes Anderson. La pellicola, della durata di meno di due ore, è un film ontologico, cioè composto da più segmenti narrativi, ovvero 3 casi di cronaca ambientati in diverse epoche, relativi ad una stessa redazione giornalistica in Francia.

Vedendo anche solo il trailer è impossibile non essere colpiti dai colori sgargianti e dalla fotografia impeccabile che caratterizzano ogni film di Anderson. Qui più che mai il regista sembra essersi superato anche per la lunga serie di volti celebri al centro della bizzarra scenografia: compaiono Willem Dafoe, Adrien Brody, Saoirse Ronan, Timotheè Chalamet e non solo. 

Il film è stato definito come atto di amore al giornalismo, ma anche come esempio di opera vicina alla perfezione, che, secondo alcuni, sarebbe ciò che Anderson ricerca. Il regista in realtà ha smentito queste idee dicendo: “La mia intenzione non era scrivere una lettera d’amore al giornalismo, ma raccontare un mondo che amo e basta.” e poi “La perfezione non mi interessa, mi interessa l’emozione.”

Alla constatazione che il film sia nostalgico il regista risponde: “Io guardo al passato come a un tempo da usare per fare qualcosa oggi.” In molti, inoltre, si sono posti domande sulla genesi del film e, tramite le affermazioni del regista, è stato possibile capire che “L’inquilino del terzo piano” di Polanski abbia ispirato questo lavoro, costituito da 3 idee separate, cucite insieme in un unico film.

“The French Dispatch” appare quindi come un’opera importante per la carriera di Anderson, che già aveva riscosso successo negli ultimi anni con “Grand Budapest Hotel”. L’artista, qui più che mai, ricerca una profonda intimità e vuole trasmettere, soprattutto grazie alle immagini, una sensazione di armonia. “La bellezza per me è qualcosa che ti afferra e ti fa restare lì a guardare” spiega, ed effettivamente è impossibile non restare a bocca aperta davanti ai fotogrammi del lungometraggio, che sta già riscuotendo ampio successo.

Sofia Sardella

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