La regina del rock italiano torna per la dodicesima volta sul palco del festival della canzone italiana come ospite. ‘Non sono una signora’ canta uno dei versi delle sue celebri canzoni: ecco chi è davvero Loredana Bertè.
Loredana Bertè torna al festival di Sanremo 2021 con un inno alla libertà femminile: con ‘Figlia di…’ glorifica la sua strada verso il successo e il suo percorso come donna di spessore nel panorama musicale italiano.
La sua vita è stata segnata dalle stesse difficoltà che nel 1995 hanno condotto la sorella Mia Martini al suicidio.
L’artista debuttò nel mondo dello spettacolo come cantautrice, attrice, ballerina e interprete versatile e travolgente, nei primi anni Settanta. Negli stessi anni venne ampiamente discussa a causa della propria attitudine provocatoria e anticonformista, inadatta al pubblico radiotelevisivo italiano. Mentre le immagini di lei completamente nuda, comparse sulla rivista Playboy e sulle copertine del disco Streaking – poi soggetto a censura – la esponevano a critiche severe, Loredana riuscìva a conquistare il pubblico italiano con i due grandi successi ‘Sei bellissima’ e ‘Dedicato’. Con il singolo ‘Non sono una signora’, nei primi anni Ottanta, la Bertè raggiunse l’apice della popolarità ottenendo strepitosi consensi e superando, in meno di due anni, il milione di dischi venduti. Il vertiginoso successo raggiunto in tutto il mondo la fece posizionare al 24º posto, secondo la rivista Rolling Stone Italia, dei 100 dischi italiani più belli di sempre, e al 9º posto tra i cantanti più popolari in Italia.
Negli stessi anni parlò apertamente di sé stessa in uno speciale televisivo in Russia, destinato ad essere mandato in onda dalla Rai, e divenne celebre simbolo della libertà femminile in Italia.
Salì sul palco di Sanremo per la prima volta nel 1986 e simulò una gravidanza finta nel corso dell’esibizione. I dissensi e le polemiche provocati dalla sua performance furono tali da far crollare persino il suo ultimo contratto discografico con la Columbia Records. Si ripresentò all’edizione del Festival del 1988, con il brano ‘Io’ e poi ancora nel 1991 con il singolo ‘In questa città’ ,ma in entrambi le occasioni non ricevette il consenso sperato.
Nello stesso 1991, la cantante tentò il suicidio ma scampò alla morte e fu ricoverata a Milano. Un grande ed incurabile colpo per lei fu la morte della sorella Mia Martini per la quale la Bertè non si perdonerà mai.  Queste le sue parole alla stampa: ‘molti anni fa mia sorella Mimì mi regalò uno dei primi telefoni cellulari. Il motivo del regalo era strettamente legato alla voglia di sentirmi più spesso ma io, senza un perché, lo buttai. Tempo dopo, il telefono di casa iniziò a squillare ma non risposi. Quella sera morì Mimì e io rimarrò sempre con il dubbio di aver perso la telefonata della vita’.
Il 28 Settembre 2018, uscì il disco LiBerté, manifesto di una vita vissuta in una totale libertà.
Oggi torna a Sanremo con un pezzo autobiografico, ‘Figlia di…’,  che ancora una volta nasconde un messaggio per l’umanità: ‘ho dovuto sempre bastare a me  stessa, essere padre, madre, figlia di me stessa e rinascere sempre da me stessa’, e ancora ‘oggi ho imparato ad amarmi un po’ di più. Chi sono i figli di Loredana? Sono le persone libere, emancipate, anticonformiste, che lottano contro i pregiudizi, non hanno paura della diversità’. Così si è espressa la cantante, che ha portato sul palco dell’Ariston un paio di scarpe rosse, simbolo della lotta contro la violenza sulle donne.
 
Asia Isabel Toma
 

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