Sab. Apr 20th, 2024

E’ morto Sassoli, presidente del Parlamento europeo: lutto per il mondo della politica e del giornalismo

Nonostante i problemi di salute continuava a preoccuparsi del Parlamento. Recentemente aveva parlato del passaggio di consegne che si sarebbe tenuto a Strasburgo

Nella notte tra il 10 e l’11, è giunta la notizia della morte di David Sassoli, presidente del Parlamento Europeo, che  mesi fa aveva contratto una polmonite legata alla legionella. Era guarito, ma a dicembre, a causa di una disfunzione del sistema immunitario, era stato ricoverato ad Aviano. Più volte aveva smentito le notizie relative ad eventuali collegamenti della malattia con il Covid.

Nonostante la malattia si era sempre preoccupato di portare avanti il lavoro in Parlamento, ma aveva dichiarato che non avrebbe cercato la conferma al vertice dell’istituzione poiché i medici gli avevano consigliato di seguire ritmi più lenti.

Nelle settimane in ospedale lo avevano seguito la moglie Alessandra Vittorini e i figli Giulio e Livia. Il dolore per la morte del politico, però, dilaga ovunque e nelle ultime ore sono emerse innumerevoli testimonianze che lo ricordano come un uomo estremamente dedito al lavoro e al conseguimento dei propri obiettivi. Sassoli, infatti, credeva in un avvicinamento delle istituzioni ai cittadini e anche nei mesi di pandemia si era preoccupato di garantire le votazioni a distanza in quanto “Il Parlamento europeo è l’assemblea eletta dalla base degli Europei e deve restare sempre aperta.”

Sassoli muore all’età di 65 anni. Nato nel 1956 a Firenze, aveva intrapreso una carriera nel mondo del giornalismo, che lo aveva poi portato ad entrare in politica nel 2009, arrivando a diventare presidente del Parlamento europeo nel 2019.

Nelle ultime ore c’è stata una diffusione di fake news che collegherebbero la morte del politico al vaccino o al Covid.

Noi lo ricordiamo con le parole pronunciate dopo l’elezione in qualità di presidente del Parlamento.

“La difesa e la promozione dei nostri valori fondanti di libertà, dignità e solidarietà deve essere perseguita ogni giorno dentro e fuori l’Unione Europa. Sia chiaro a tutti che in Europa nessun governo può uccidere, che il valore della persona e la sua dignità sono il nostro modo per misurare le nostre politiche. Che da noi nessuno può tappare la bocca agli oppositori, che i nostri governi e le istituzioni europee che li rappresentano sono il frutto della democrazia e di libere elezioni.”

Chiara Romano

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