Sab. Apr 20th, 2024

“E’ stata la mano di Dio”, il nuovo film di Paolo Sorrentino, è l’opera più intima del regista

“Ho dovuto lavorare su un doppio binario che è privato e pubblico” spiega Sorrentino. Intanto l’opera viene accolta positivamente anche all’estero ed entra tra i candidati come miglior film straniero per gli Oscar

Dal 24 novembre sarà possibile vedere al cinema “E’ stata la mano di Dio”, il nuovo film di Sorrentino, che sbarcherà anche su Netflix dal 15 dicembre. I fotogrammi del lungometraggio rappresentano una Napoli degli anni ’80, attraverso scene ambientate in luoghi che sicuramente colpiranno l’attenzione di  chi conosce la città. L’opera è forse una delle più intime del regista, che originariamente aveva scritto la sceneggiatura come un racconto della propria vita da lasciare ai figli, per poi decidere di trasformarla in film. 

Sorrentino, infatti, perse entrambi i genitori all’età di 17 anni in un tragico incidente: i due si erano recati in una casa di montagna per il fine settimana e morirono a causa di un malfunzionamento della stufa a gas, avvelenati dal monossido di carbonio. Paolo, che doveva originariamente partire con loro, era rimasto a casa per seguire la partita del Napoli con un amico. “Maradona mi ha salvato la vita” dichiara il regista, che introduce anche questa figura nel film, come si può notare dal chiaro riferimento del titolo.

“’E’ stata la mano di Dio’ è il mio film più importante e doloroso e sono felice che tutto questo dolore oggi sia approdato alla gioia” spiega Sorrentino. Ci troviamo quindi davanti ad un’opera introspettiva e molto personale, che aveva già riscosso notevole successo a Venezia 78 e sta tuttora facendo scalpore tra la critica anche a livello internazionale. Proprio per questo l’ANICA ha scelto il film come candidato italiano agli Oscar per la categoria miglior film straniero. Il lungometraggio, inoltre, potrebbe anche essere candidato per il premio in altre categorie, pur non essendo in lingua inglese.

Il cast, tra le altre cose, prevede nomi celebri come Toni Servillo, attore già presente in altri lavori del regista, ma anche figure nuove ed interessanti, come il giovane Filippo Scotti nei panni del protagonista.

Sofia Sardella

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