Mar. Apr 23rd, 2024

Parco archeologico di Paestum: inizia il monitoraggio in tempo reale per la tutela preventiva

“L’idea è di monitorare in tempo reale il comportamento dinamico del tempio. Infatti il monumento si muove sempre, non solo nel caso di un sisma. Per esempio il passaggio di un treno o persino il vento ha un impatto sul monumento, che oggi grazie a questa tecnologia possiamo misurare.” Così Gabriel Zuchtriegel, il direttore uscente del parco archeologico di Paestum, in attesa di insediarsi alla guida di Pompei racconta il monitoraggio in tempo reale per la raccolta di dati e la tutela preventiva del tempio di Nettuno a Paestum. Tutto ciò è possibile grazie al posizionamento di sensori nelle parti più alte del tempio e anche nel sottosuolo. Una parte dei risultati della ricerca è acquisita in collaborazione con il Dipartimento di ingegneria civile dell’Università di Salerno sul sito del parco archeologico, mentre la totalità dei dati sarà disponibile nel data center della medesima università con accesso agli studiosi di tutto il mondo. Il progetto è stato finanziato da privati grazie all’Art Bonus istituito dal Ministero della cultura. Il tempio di Nettuno risale al V secolo a.C., rappresenta un monumento dorico tra i più celebri del mondo antico. Per posizionare i sensori nel sottosuolo sono stati effettuati nuovi scavi ed è venuta alla luce una stratigrafia intatta, ricca di informazioni su quello che fu il cantiere del tempio e le diverse fasi di costruzione: “Ci sono sette livelli di blocchi ed emerge sempre di più l’immenso impegno e le risorse utilizzate per creare questo edificio eccezionale”, ha concluso  Zuchtriegel.

Carmelo Galdieri

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