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Habemus Papam: Robert Francis Prevost è Leone XIV, il primo Papa statunitense della storia

ph. Ansa

Città del Vaticano, 8 maggio 2025 — Un’ovazione ha attraversato Piazza San Pietro oggi alle 18:07, quando dalla Cappella Sistina si è alzata la tanto attesa fumata bianca: il Conclave ha eletto il nuovo Papa. Il cardinale statunitense Robert Francis Prevost, prefetto del Dicastero per i Vescovi, ha assunto il nome di Leone XIV, diventando il 267° pontefice della Chiesa cattolica e, per la prima volta nella storia, il primo Papa proveniente dagli Stati Uniti.

Nato a Chicago nel 1955, di origini francesi e spagnole, Leone XIV porta con sé una lunga esperienza missionaria maturata in America Latina, in particolare in Perù, dove ha trascorso 40 anni di servizio pastorale e dove è stato vescovo di Chiclayo. Lì ha ottenuto anche la cittadinanza peruviana, rafforzando il suo profondo legame con la comunità locale.

L’elezione è arrivata dopo due giorni di Conclave e quattro scrutini, con l’appoggio di almeno due terzi dei 133 cardinali elettori. Il cardinale protodiacono Dominique Mamberti ha pronunciato dal balcone centrale della Basilica Vaticana il tradizionale “Habemus Papam”, accendendo l’entusiasmo delle oltre 45.000 persone raccolte in piazza, accompagnato dal suono festoso delle campane.

Nel suo primo discorso da pontefice, Leone XIV ha voluto innanzitutto rendere omaggio al predecessore, Papa Francesco, ricordando la sua eredità di apertura e misericordia. Le sue prime parole da Papa sono state improntate alla continuità e all’impegno per una Chiesa “missionaria, accogliente e sinodale”. Con voce ferma ma emozionata, ha parlato della necessità di essere costruttori di pace, giustizia e dialogo, invitando i fedeli di tutto il mondo a camminare insieme “con umiltà e coraggio”.

Un momento particolarmente toccante è arrivato quando ha rivolto parole affettuose, in spagnolo, alla “querida diócesis de Perú”, la sua amata diocesi peruviana, ricevendo applausi commossi dalla folla.

L’elezione di Leone XIV segna un momento storico non solo per le origini americane del nuovo Papa, ma anche per l’attenzione che egli ha sempre dedicato alle periferie e alle comunità più fragili. La scelta del nome Leone XIV richiama figure di forza e riforma, suggerendo forse un pontificato all’insegna della fermezza pastorale e della riforma, in continuità con i semi gettati da Papa Francesco.

Ora il mondo guarda al futuro con curiosità e speranza. Come guiderà Leone XIV la Chiesa cattolica in questa nuova fase? Quali saranno le sue priorità? Di certo, il nuovo Papa si presenta come un pastore con il cuore diviso tra Nord e Sud America, con una profonda attenzione ai temi sociali e alla giustizia, ma anche con la consapevolezza delle sfide globali che attendono la Chiesa.

Questa sera, tra le luci accese di Piazza San Pietro e le bandiere al vento, l’umanità intera ha assistito a uno di quei momenti che entrano nella storia: un nuovo Papa, un nuovo inizio. E con Leone XIV, la Chiesa cattolica si prepara a scrivere un nuovo, significativo capitolo.

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